La scelta, molto sofferta, di inventarsi un sito, non necessariamente risponde ad una pulsione
narcisistica, specie se l'obiettivo perseguito è quello di affinare uno strumento di consultazione, di
informazione e comunicazione che non soltanto i pazienti ma anche i loro famigliari possono usare per
approfondire una conoscenza reciproca, durante i vari momenti dell' iter diagnostico e terapeutico, solitamente
vissuti come privi di nesso fra loro, motivo questo generatore di ansie.
Negli ultimi decenni la professione medica si è confrontata sempre più con l'opinione pubblica,
alimentando l'illusione che tutte le malattie possano essere guarite. In questa "visione di onnipotenza", è
sorprendente scoprire come molti operatori sanitari abbiano difficoltà a mostrare le loro emozioni, spesso
messe al bando in molti percorsi di studio.
Quando noi in campo oncologico siamo costretti a dare una cattiva notizia, il paziente si
aspetta che anche noi proviamo delle emozioni, le quali possono rappresentare un aspetto di considerevole
importanza del nostro supporto purchè siano riconosciute e trattate adeguatamente.
Per tale ragione in questo sito si dà valore al medico-uomo che si spoglia del suo incomprensibile
"medichese" e si mostra con le sue debolezze, paure, scelte di vita e hobbies, allo scopo di favorire un rapporto
di reciproca empatia.
Esiste inoltre una esigenza pratica che mi ha spinto ad inventarmi un sito: in Occidente circa il 70% dei medici
utilizza Internet per lavoro e oltre il 50% dei navigatori utilizza Internet per ottenere informazioni mediche,
soprattutto su argomenti oncologici.
Si tratta di un servizio disponibile 24 ore su 24 e quindi risponde alla necessità di avere informazioni immediate
su malattie e cure, come strumento "fai da te" che sostituisce il medico quando non è disponibile.
Quest'ultimo aspetto nasconde, accanto ad indubbi vantaggi, insidie legate alla complessità dei problemi che non
sempre sono oggetto di approfondimento comprensibili dai navigatori e che, da alcune recenti statistiche, pare si
accontentino di indicazioni solo generiche, tant'è che 3 su 4 si affidano a siti specialistici ritenendoli più affidabili
dei portali divulgativi.
Internet è quindi diventato per molti pazienti una risorsa di educazione sanitaria, di informazione sui centri di
eccellenza per ciascuna patologia, di supporto psico-fisico-sociale, di consulenza medico-legale e di confronto
medico-paziente.
Se da una parte oltre la metà dei medici apprezza il fatto di poter interloquire con soggetti già informati,
un terzo dei medici avverte invece il rischio di un "autotrattamento" del paziente e del diffondersi di una cultura
profana troppo nozionistica.
Negli ultimi anni i navigatori non raccolgono solo informazioni generiche ma soprattutto richiedono, come risulta
anche dalla mia personale esperienza, forme di consulenza medica online.
Altri addirittura descrivono la loro personale esperienza e partecipano ai forum dove dialogano con altri pazienti
che soffrono degli stessi disturbi.
Alla realizzazione di questo sito hanno contribuito, oltre ai componenti chirurghi dello staff delle
Unità operative di Senologia Chirurgica del Policlinico Multimedica e dell'Istituto clinico S. Ambrogio
(Dr.ssa R. Cremonesi, Dr. G. Muti, Dr. W. Zuccon, Dr.ssa F. Zuffellato, Dr.ssa Valentina Bregani) anche:
- Dr. Franco Berrino, Direttore dell'Unità di Epidemiologia dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
- Dr.ssa Valentina Bregani, Psicologa Unità Operativa di Senologia Policlinico Multimedica, Sesto S. Giovanni, Milano.
- Dr. Mario Dambrosio, Medico Oncologo Policlinico Multimedica, Sesto S.Giovanni, Milano.
- Dr. Alberto Laffranchi, Istituto Tumori di Milano.
- Dr.ssa Gemma Martino, Direttore del Centro Internazionale Metis-Medicina e Memoria, Milano. Già Direttore Divisione Riabilitazione Istituto dei Tumori di Milano.
- Prof. Palmieri Beniamino, Università di Modena e Reggio Emilia.
- Dr. Alfonso Pluchinotta, Direttore Unità senologia Chirurgica. Dipartimento Scienze Medico - chirurgiche, Università di Padova.
- Dr. Alberto Ricciuti, medico, Vicepresidente Associazione Attivecomeprima, Milano.
- Dr. Francesco Scanzi, Oncologo, Unità Operativa di Oncologia Policlinico Multimedica, Sesto S. Giovanni, Milano.
- Dr. Giorgio Secreto, Direttore Endocrinologia, Istituto dei Tumori di Milano.
- Dr. Claudio Verusio, Primario oncologo, Ospedale di Saronno (Milano).
- Dr. Giuseppe Fariselli, Istituto dei Tumori di Milano.
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